2021

Ruote di Preghiera

 

parte della mostra PANDEMIC BREAD

Mixed technique

Elements:5
Dimensions: 13 x 25 x 50 cm

Materiali

bucce di fichi d’india, foglie di mais, gusci di noci, garza medica, rocchette, colla, spago di canapa, cera di paraffina.

Materials

peel of prickly pears, corn leaves, nut shells, medical gauze, spools, glue, hemp twine, paraffin wax.

2021

Ruote di Preghiera

 

parte della mostra PANDEMIC BREAD

Mixed technique

Elements: 5
Dimensions: 13 x 25 x 50 cm

Materiali

bucce di fichi d’india, foglie di mais, gusci di noci, garza medica, rocchette, colla, spago di canapa, cera di paraffina.

Materials

 peel of prickly pears, corn leaves, nut shells, medical gauze, spools, glue, hemp twine, paraffin wax.

Ruote di Preghiera.

Ispirate agli antichi cilindri tibetani, alla stessa stregua dei grani delle corone del Rosario cristiano, accompagnano le narrazioni di speranze e desideri.
Le preghiere si depositano nella recitazione, lasciando memoria dell’intenzione: affinché l’Universo divino – a ciascuno il suo – le possa leggere e svolgere con il tempo dovuto.

Inspired by the ancient Tibetan cylinders, like the Christian Rosary beads, they accompany the narratives of hopes and desires.
The prayers are deposited in the recitation, leaving memory of the intention: so that the divine Universe – to each his own – can read and carry them out with the due time.

Ruote di preghiera


L’opera si colloca all’intero del progetto PANDEMIC BREAD, nato come esperienza: sin da marzo 2020, periodo del primo lockdown in Italia per la pandemia da Sars-CoV2. Si inserisce nella più ampia indagine sociale e umana che motiva la ricerca artistica dell’artista: un’arte che ha valore solo se è restituisce socialità alla cultura: dignità al vivere l’umanità di essere animali sociali, non social.
Con l’intenzione di provocare una riflessione, gli inserti di tecnologia sono utilizzati come ponte per l’accesso a una dimensione differita e presente: in una realtà contemporaneamente assente e presente – solo se richiamata da un dispositivo – per innescare un gioco
di rimandi che riporta alla realtà fisica, comunque.
Il QR-code sotto – se scansionato e seguito nei rimandi – porta a una mostra nella mostra: per non dimenticare di guardare oltre ciò che appare al di
fuori delle mura di facciata.


The work is part of the project PANDEMIC BREAD, born as experience: since March 2020, the period of the first lockdown in Italy for the pandemic from Sars-Cov2. It is part of the broader social and human investigation that motivates the artistic research of the artist: an art that has value only if it restores sociality to culture: dignity to live humanity to be social animals, not social.
With the intention of provoking a reflection, the technology inserts are used as a bridge to access a deferred and present dimension: in a reality that is simultaneously absent and
present – only if called up by a device – to trigger a game of references that leads back to physical reality, however.
The QR-code belove- if scanned and followed in the references – leads to an exhibition in the exhibition:
to don’t forget to look beyond what appears outside the facade walls.